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 MUSEO TEO ARTFANZINE # 6. VIA DALL'ANIMA - NOVEMBRE 1994
 Formato 21,5 x 28; ventotto pagine. Progetto grafico Aldo Buscalferri.
 Giovanni Bai, Maurizio Telloli, Teodoro Stamos, Antonio Mottolese, Carlo Buzzi, Marco Beltrametti, Niki  Bucalo,  Antonio Cilli, Gianluca Costantini, Ebenezer, Ariella Giulivi, Lucilla Meloni, Fabio Mauri, Domenico  Scudero,  Sukran Moral, Pietro Vischi, Time, Eredi Brancusi

IMMAGINE DI COPERTINA DI ANTONIO MOTTOLESE 

Via dall'anima

Una sera d'estate a Roma. Alle mie spalle improvvise sirene: mi volto e mi scanso in tempo per vedere sopraggiungere un corteo di vetture sgommanti e lampeggianti, che hanno imboccato la via a tutta velocita. Contromano naturalmente: e due ragazzi in motorino quasi ci restano.

Mi accorgo di essere in via dell'Anima. Quando arrivo al civico trentadue il Cavaliere (forse adesso si dice Presidente) è già entrato. Vi chiedo di immaginare le facce dei suoi accompagnatori, che neanche Mannelli ci riesce. Niente a che fare con l’anima, naturalmente, né loro, né lui: i metodi non sono cambiati; sono i contenuti che sono peggiorati (scuola, fascisti, pensioni, fascisti, Rai, fascisti, ambiente, fascisti, ecc).

"'Bella senz'anima" ricordate? Banale cantare oggi, brutti e senz'anima.

Un pomeriggio di settembre a Milano. Non avrei mai preso, come sempre, il pieghevole dei Testimoni di Geova se chi me lo porgeva non fosse stato così somigliante - e quindi così diverso dai soliti - al diavolo che campeggiava sulla pubblicazioncella. E poi stavo riflettendo sul caso della piccola Maria Ilenia (un nome che è già una maledizione) uccisa dai genitori perché posseduta dal demonio, e sulle responsabilità della Chiesa cattolica nella strage degli innocenti, in Italia come in Serbia, o in Rwanda.

Non solo Satana esiste - sostengono i Testimoni di Geova - ma è il vero "governante del mondo": escludendo l'ipotesi del millantato credito, come avrebbe potuto Satana offrire a Gesù "tutti i regni del mondo" se "non fosse stato effettivamente il governante di questi regni?”Risponde indirettamente e affermativamente per via televisiva un eminente demonologo: i genitori della piccola uccisa hanno sbagliato e “sono assassini e peccatori perché ignoranti rispetto al demonio". Se si fossero rivolti a un demonologo autorizzato, questi avrebbe capito che "non era un caso di possessione diabolica". Un errore di merito,, quindi, ma non di metodo. “Nel mio cuore, nell’anima c’è grande prato...” cantava l’Equipe 84.

“L’uomo metropolitano ragiona con il cervello invece che con, il cuore” replica Simmel fin dall’inizio del secolo.

Kundera localizza ad un certo punto l'anima di Tereza "in fondo allo stomaco o nel pancreas".

"Animali!" si dice di certa gente, proprio oggi che si ripropone il problema se le scimmie abbiano un'anima (e le donne e i negri?): ma quella degli uomini dov'è? Forse, suggeriva Fassbinder, se l'è già mangiata la Paura.

Ma poiché, come sostiene Goffman, il destino che ci sembra assegnato è di vivere in istituzioni totali e "il molle, la relazione umana, la cultura, manifesta una estrema capacità di resistenza", possiamo auspicare con Paolo Maranini (La società e le cose, 1972) "nuove direzioni nel campo dei significati, non per una impossibile vittoria del self, delle persone sulle cose, ma per una possibile sua sopravvivenza nelle cose”.

Giovanni Bai i

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