RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:

Da: Maurizio Cattelan
info@mauriziocattelan.it
Inviato: Venerdì 7/05/2004 08:10:40
A: Undisclosed-Recipient
Oggetto:MAURIZIO CATTELAN SPIEGA LE RAGIONI DELLA SUA OPERA-CHOC
Maurizio Cattelan spiega le ragioni della sua opera-scandalo!
www.mauriziocattelan.it
Rilancia con un'altra provocazione!
Con preghiera di diffusione.
Cordialità.

 

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  .

 

AL direttore del Corriere della Sera, La Repubblica, L’Unità, La Stampa, Il Giornale, Il Manifesto

Il compito dell’arte è creare immagini che ci facciano guardare la realtà in modo diverso, che ci facciano uscire dalla normalità. Quando succede è una sorpresa. Nello scambio tra fantasia, intuizione e suggestione degli eventi nasce la libertà di espressione artistica. Come tutte le libertà non è garantita, va discussa. Anzi è il dialogo critico che garantisce all’arte una lunga vita. La metafora della violenza, attraverso l’immagine di tre fantocci di bambini impiccati a un albero colpisce al cuore perché ci costringe a guardare oltre la normalità dell’informazione, e questo fa discutere. Fa discutere perché é in piazza XXIV maggio, un luogo aperto di Milano, e non in luogo protetto, come musei, gallerie, ma la questione della violenza e del pericolo che riguarda l’infanzia e gli adulti è sotto gli occhi di tutti, entra in tutte le case attraverso informazioni che l'utente non ha scelto. Discutiamo, ma non aboliamo le informazioni che turbano e provocano. Chiediamo quindi che l'opera di Maurizio Cattelan continui ad essere esposta.

Robero Pinto, Francesca Pasini, Claudio Guenzani, Massimo De Carlo
(seguono firme...)